Luci puntate sull’e-procurement

Intervista a Massimiliano Varrucciu, Responsabile del Settore Politiche Energetiche del Comune di Genova

 

Si parla sempre di più dell’importanza delle politiche energetiche, definite dall’Unione Europea come misure volte a conseguire un mercato energetico integrato, la sicurezza dell'approvvigionamento e la sostenibilità del settore.

Ecco quindi che, nell’ambito dell’Amministrazione comunale di Genova - che gestisce quotidianamente gli acquisti delle più diverse merceologie e utilizza Acquisti in rete per buoni pasto, veicoli, arredi, beni informatici e molto altro – troviamo un settore appositamente dedicato alle politiche energetiche.

L’ingegner Massimiliano Varrucciu crede fermamente che Acquisti in rete rappresenti un alleato per il raggiungimento degli obiettivi del settore di cui è responsabile: monitoraggio dei consumi, riqualificazione energetica di edifici e impianti tecnologici, riduzione dei costi, delle emissioni di CO 2 e di altri inquinanti, supporto all’accesso a schemi di incentivazione (come conto termico o certificati bianchi) e a bandi e fondi mirati alla promozione dell’uso razionale dell’energia, definizione di gare con contratti a prestazioni energetiche garantite (EPC), solo per citarne alcuni.

E infatti, come gestione delle politiche energetiche, le esigenze del Comune sono state quasi tutte coperte dalle iniziative di Acquisti in rete, dalle Convenzioni per l’energia elettrica e il gas naturale al Servizio luce e, per quanto riguarda il Mercato Elettronico della P.A., è stato molto utilizzato anche per effettuare le diagnosi energetiche. L’ing. Varrucciu spiega: “Sono un passo importantissimo e fondamentale di un percorso che porta a conoscere la situazione energetica degli edifici della P.A. e che viene poi usato come base di partenza per le gare di efficientamento degli edifici stessi, con contratti di performance energetiche, volti alla riqualificazione del bene e poi alla cessione della gestione per un determinato arco temporale .” “Il MePA è uno strumento che funziona bene, è agile e veloce , direi ottimo” continua il responsabile del Settore Politiche Energetiche, che caldeggia, soprattutto per settori delicati come quello dei servizi di ingegneria e architettura, l’introduzione di metodi e soluzioni per ricercare e selezionare gli operatori economici da invitare alle Richieste di offerta in base alle esperienze fatte con la Pubblica Amministrazione.

Un’altra esperienza molto interessante fatta dal Comune di Genova è quella relativa al Servizio luce, un servizio integrato di gestione dell’illuminazione pubblica che affida l’intero ciclo di gestione degli impianti a un unico soggetto, ottimizzando l’erogazione dei servizi grazie a una riduzione del fabbisogno energetico e a una pianificazione organica delle attività manutentive, con conseguente riduzione dei costi di gestione. Il servizio, attivato ad agosto 2020 a valle dell’adesione alla ConvenzioneServizio luce 4, è il risultato di un lungo percorso seguito dal Comune attraverso manifestazioni di interesse, valutazione di progetti validi, ma anche attraverso alcuni ricorsi. “È stato così che abbiamo analizzato con cura la proposta fatta dal fornitore aggiudicatario nell’ambito della Convenzione, una proposta molto interessante che copriva tutte le esigenze e, oltretutto, molto competitiva racconta l’ing. Varrucciu e continua: “Oltre ad aver già risolto il problema dell’affidamento, con una procedura amministrativa consolidata e super sicura, un aspetto molto positivo della struttura della Convenzione è l’extra-canone, che oltretutto include attività rifinanziabili attraverso strumenti quale il PON Metro”. È così che il Comune di Genova ha stipulato un contratto che copre 55.000 punti luce, con una capienza per 60 milioni di euro e circa 6 milioni di attività extra canone, finanziate poi con il PON. Insomma un “doppio vantaggio”, il tutto con una flessibilità che rispondeva all’ulteriore esigenza di sanare l’obsolescenza di impianti le cui condizioni e caratteristiche erano poco conosciute. Era noto, ad esempio, che i pali di sostegno dell’illuminazione pubblica non fossero in buone condizioni, era però ignota l’esatta numerosità di quelli da sostituire. Dopo un anno dall’avvio del servizio, la fase di riqualificazione è a buon punto, con tutti i quadri di controllo gestiti in maniera integrata e telecontrollati e un risparmio di circa il 70% su una spesa per energia elettrica di sei, sette milioni l’anno. Un risultato, questo, dipeso sicuramente dagli ampi margini di efficientamento dovuti a un sistema di illuminazione obsoleto ma anche, sottolinea l’ing. Varrucciu, dalla controparte, che ha manifestato “flessibilità e competenza, integrandosi perfettamente con i processi amministrativi del Comune”.

Certezza del metodo di affidamento, competitività dell’offerta, risparmi e competenza del fornitore sono stati, quindi, per il Comune di Genova i fattori determinanti del successo della Convenzione. Un successo facilmente replicabile anche in realtà più piccole, dove l’elemento più importante diventa la capacità di valutare un progetto che può davvero incidere sull’efficientamento energetico del sistema di illuminazione pubblica.

Ma le attività non si fermano qui e, infatti, con all’attivo l’esperienza positiva del Servizio luce, il Comune di Genova sta valutando la Convenzione Servizio integrato energia. Il meccanismo vincente della riqualificazione è il medesimo, anche se la complessità per un servizio calore è sicuramente maggiore, precisa l’ing. Varrucciu, soprattutto quando si tratta di un numero considerevole di edifici da gestire, come nel caso di Genova. “In questa nuova edizione dell’iniziativa, abbiamo molto apprezzato che il contratto a 9 anni, preveda il 25% dell’efficientamento raggiunto attraverso interventi sull’involucro; si tratta di un passo fondamentale perché, se la sostituzione degli impianti termici porta sicuramente a un risparmio di energia, lascia però scoperto un margine di efficientamento sanabile solo con interventi sull’involucro.”

Ulteriori sfide attendono il Comune, dall’integrazione delle energie rinnovabili alla definizione di un modello di comunità energetica che si adatti allo specifico territorio e, nel frattempo, continuano anche altre attività, ad esempio con l’utilizzo del Mercato Elettronico per l’illuminazione artistica - il cosiddetto “lighting design” - e ulteriori progetti di circolarità energetica e repowering degli impianti fotovoltaici. “È un periodo cruciale per questo settore” evidenzia il responsabile, “abbiamo molti progetti in pista, progetti di sostenibilità per i quali si prevedono fondi importanti ed è quindi necessario strutturarsi e creare delle procedure per la valutazione degli investimenti da fare, dando le giuste priorità.”

In un momento di rilancio dell’economia incentivato anche dalla disponibilità dei fondi previsti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza , la possibilità di avere degli strumenti di affidamento rodati ma flessibili è imprescindibile, specialmente se le procedure di gara sono molte. “Gli strumenti di e-procurement in questo contesto ci consentono una pianificazione che sarebbe altrimenti impossibile da rispettare” conclude l’ing. Varrucciu, “riescono a velocizzare e soprattutto garantiscono una maggiore facilità nel programmare le attività perché attenuano quella aleatorietà amministrativa che contraddistingue gli appalti pubblici e ci offrono quindi l’opportunità di dedicare più tempo alle attività a maggior valore aggiunto, soprattutto adesso che arriveranno risorse importanti per lo sviluppo non solo del nostro territorio ma di tutto il paese” .

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